Quarto posto nella classifica di 50 Top Rosè 2022, Il Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino di Tenuta I Fauri si è aggiudicato il DS Glass Award per il migliore acquisto, con un prezzo a scaffale che oscilla tra gli 8 e i 10 euro.

Abbiamo fatto due chiacchiere con la produttrice Valentina di Camillo, che insieme al fratello Luigi gestisce questa piccola realtà del chietino. Ecco cos’è venuto fuori:

La domanda che sorge spontanea è: come fai a fare un vino così buono a un prezzo così onesto?

L’Abruzzo da tempo ormai è una certezza per la qualità dei vini che produce. Alla generosità della natura (che fa già una gran parte del lavoro) si è aggiunta la capacità della nuove generazioni di vignaioli di prendere quello che di buono la tradizione ha lasciato, ma con una vivacità e una consapevolezza tutte nuove.

L’Abruzzo è una zona ad estrazione agricola importante e nel chietino più nello specifico la viticoltura rappresenta la voce economica più importante. Siamo tutti contadini, abituati a vivere con poco e di poco, ma soprattutto a mettere a tavola una bottiglia di vino durante tutti i pasti principali. I nostri vini sono ancora tanto accessibili, gastronomici e quotidiani, perché i primi consumatori siamo noi.

Raccontaci qualcosa della tua azienda

Siamo sulle colline teatine, alle spalle della Maiella, davanti agli occhi l’Adriatico. La nostra è un’azienda familiare che condivide un vissuto e un racconto con tante altre famiglie della zona. Figli della cooperazione, dopo aver conferito per anni le nostre uve alla cantina cooperativa più vicina, alla fine degli anni Novanta decidiamo di fare il grande salto e iniziare un progetto che oggi si chiama Tenuta i Fauri. Luigi è l’enologo, io mi occupo delle vendite, dell’accoglienza e della comunicazione, papà Domenico segue scrupolosamente i vigneti e mamma Tiziana si occupa del punto vendita aziendale e del benessere a tavola di tutta la squadra, tutti i giorni. Alle 13 in punto! Agricoltura biologica, vasche di cemento e fermentazioni spontanee quando possibili.